Il Regolamento europeo (CE) n. 561/2006, insieme al più recente Pacchetto sulla Mobilità I dell'UE, stabilisce un quadro unificato di norme di guida dell'UE che comprende i periodi massimi di guida giornaliero e accumulato in due settimane, insieme ai periodi minimi di riposo giornaliero e settimanale, applicabili ai conducenti di veicoli per il trasporto su strada di merci e passeggeri. Gli obiettivi principali di queste normative sono il miglioramento delle condizioni di lavoro, il rafforzamento della sicurezza dei conducenti, la promozione di comportamenti di guida rispettose dell'ambiente e la promozione di una concorrenza leale nel settore dei trasporti. Tuttavia, è importante notare che queste disposizioni europee in materia di guida possono essere soggette ad alcune eccezioni e deroghe nazionali.
Se possiedi una società di trasporti su lunghe distanze, per poter viaggiare, per esempio, in Europa, la tua azienda deve rispettare queste disposizioni, il che non è necessariamente fonte di confusione per i conducenti, che contano sull'aiuto di un tachigrafo che misura i loro tempi di guida e di riposo, ma può risultare difficile per i gestori di flotta, che hanno bisogno di assegnare nuovi servizi ai conducenti e devono calcolare se i conducenti dispongono o meno di tempo di guida sufficiente per riuscire a completare gli incarichi loro affidati. Un calcolo sbagliato può provocare violazioni della legge e quindi multe pesanti o, d'altra parte, lasciare autisti e veicoli fermi troppo a lungo per timore di non essere in grado di portare a termine il lavoro nel restante tempo di guida.
Se però la tua azienda è in grado di calcolare facilmente questi tempi è tuttavia facile decidere a quali conducenti affidare un nuovo incarico, senza il rischio di incorrere in violazioni e conseguenti multe.